VoLTE, chiamate in 4G

VoLTE su rete 4G: cos’è, come funziona e vantaggi

Pubblicato il 10 giugno 2025

Hai mai fatto caso a quella piccola magia tecnologica che succede (o non succede) quando chiami qualcuno dal tuo smartphone? Stai navigando felice in 4G, poi premi "Chiama" e puff! sei catapultato indietro nel tempo, in una rete 3G o addirittura 2G. Niente più video su Instagram, Google Maps che si inchioda, WhatsApp che fa finta di non conoscerti. Ti suona familiare? Bene, questo è esattamente il problema che VoLTE è nato per risolvere.

Ma il VoLTE (Voice over LTE) è molto più di una toppa tecnica. È il ponte tra la vecchia concezione della telefonia mobile e il nuovo modo di intendere le comunicazioni. Quindi preparati, perché stiamo per fare un bel viaggio nel cuore di questa tecnologia. E no, non useremo toni da manuale universitario. Sarà più un caffè tra nerd.

VoLTE: cos'è davvero, senza fronzoli

VoLTE sta per Voice over LTE, che significa semplicemente "voce attraverso la rete 4G". Sì sembra una banalità, ma è una piccola rivoluzione. Tradizionalmente, le reti mobili trattano le chiamate vocali come una cosa separata rispetto a internet: per parlare al telefono, lo smartphone si appoggia alle vecchie reti 2G o 3G. Un po' come se tu avessi una Ferrari (il 4G o il 5G) ma per telefonare dovessi comunque prendere il triciclo.

Con VoLTE, invece, la voce diventa un flusso di dati digitali, trasmesso attraverso la rete LTE esattamente come succede con un video YouTube o una canzone su Spotify. La differenza? Invece di essere un servizio "best effort", qui parliamo di trasporto prioritario, gestito in modo controllato dagli operatori mobili. In parole povere: è come il VoIP, ma con la corsia preferenziale.

Perché dovresti volerlo?

Parliamoci chiaro: la voce, per quanto sembri una cosa "vecchia", è ancora una delle funzioni principali del telefono. E se c'è una cosa che fa davvero rabbia, è dover urlare "mi senti? mi senti ora?" mentre si cammina in strada. VoLTE risolve gran parte di questi drammi quotidiani. Di seguito analizziamo come.

Qualità audio (quasi) da studio di registrazione?

Con VoLTE si parla di HD Voice, ovvero audio ad alta definizione. Le chiamate sono più chiare, più ricche di dettagli, e riesci a distinguere la voce dell'interlocutore anche in mezzo al traffico. Per capirci: una chiamata VoLTE è come ascoltare un podcast in alta qualità rispetto a una vecchia segreteria telefonica.

Internet mentre parli? Finalmente...

Uno dei vantaggi più sottovalutati: puoi continuare a navigare in 4G mentre sei al telefono. Niente più compromessi tra la chiamata e la ricerca del ristorante su Google Maps. Sembra banale, ma nel mondo iperconnesso di oggi, è quasi una necessità.

Connessione immediata

Il tempo che passa tra quando premi "Chiama" e quando senti squillare? Con VoLTE è ridotto ai minimi termini. Il call setup time è rapidissimo. Se sei abituato a quell'attesa snervante dei vecchi standard, noterai subito la differenza.

Come si attiva? Serve qualcosa di speciale?

Sì e no. VoLTE è una tecnologia evoluta, ma il suo utilizzo dipende da più variabili incrociate di un sudoku a livello esperto. Ecco la check-list:

E il 5G? Manda VoLTE in pensione?

Domanda lecita. Con l'arrivo del 5G, viene spontaneo chiedersi se VoLTE sia una tecnologia di passaggio. Ma la risposta è più interessante del previsto: VoLTE non solo sopravvive, ma evolve.

Nel mondo 5G si parla di VoNR (Voice over New Radio), che è il successore naturale di VoLTE. Ma, al momento, VoNR è ancora in fase di implementazione nella maggior parte delle reti commerciali. In pratica, anche i telefoni 5G moderni spesso fanno ancora le chiamate tramite VoLTE, perché la parte voce su 5G puro non è ancora ben distribuita.

Quindi no, VoLTE non è morto. Anzi, è il collante che tiene insieme la voce nel passaggio tra 4G e 5G, finché le infrastrutture non saranno pronte a gestire chiamate completamente in 5G.

Come capire se stai usando VoLTE?

Occhio alla barra in alto dello smartphone. Se durante una chiamata vedi che rimane attivo il simbolo 4G, oppure appare una dicitura tipo HD Voice o VoLTE, allora sei nel club.

Se invece vedi 3G durante la chiamata, allora il tuo telefono sta ancora facendo "fallback", cioè sta scendendo di livello per chiamare. Un po' come se, per cucinare, dovessi spegnere l'elettricità e usare una stufa a legna. Funziona, ma è scomodo.

Il VoLTE consuma giga?

Domanda da un milione. No, le chiamate VoLTE non scalano dal tuo traffico dati. Anche se usano la rete LTE, vengono tariffate come chiamate vocali normali.

Quindi puoi parlare quanto vuoi (se il tuo piano lo permette) senza preoccuparti dei Giga. Nessun inganno, solo tecnologia ben fatta.

VoLTE è una di quelle tecnologie invisibili, ma fondamentali

È un po' come il lievito in una pizza: se c'è e funziona bene, nessuno se ne accorge, ma se manca... te ne accorgi eccome. VoLTE è la stessa cosa: migliora l'esperienza utente senza fanfare, ma chi sa riconoscerne il valore, non vuole più farne a meno.

Con il progressivo spegnimento delle reti 2G e 3G in tutto il mondo, il VoLTE sta diventando l'unico modo per garantire la continuità delle chiamate vocali. Non è più un optional da geek, ma una necessità tecnica.

Viviamo in un mondo dominato da video, meme e messaggi vocali che durano quanto un podcast. Eppure, il buon vecchio telefono rimane centrale nella nostra vita digitale. E proprio perché la voce conta ancora, è giusto pretendere che sia chiara, veloce e senza interruzioni. VoLTE è la risposta a questa esigenza. E finché il 5G non sarà maturo al 100%, sarà lui a tenere in piedi le fondamenta della comunicazione mobile.

Quindi, la prossima volta che fai una chiamata e il 4G rimane attivo, sappi che è merito del VoLTE. Un piccolo dettaglio tecnico... che fa una grande differenza.

Aggiornato il 10 giugno 2025