Stai per inviare una foto delle tue vacanze, ma il tuo telefono decide di trasformarsi in un modem degli anni 2000, con quel maledetto simbolo "E" che lampeggia come un SOS. Ecco, benvenuto nel club di chi ha vissuto l'incubo del 3G. Ma cosa è cambiato davvero con il 4G e il 5G?
La scala evolutiva delle Reti Mobili
Le generazioni di rete mobile sono come le stagioni di una serie TV: ogni nuova puntata promette più azione, meno filler e qualche colpo di scena. Ecco come sono andate le cose:
3G, cioè l'alba di Internet Mobile
Eravamo a fine anni '10 del nuovo secolo, dall'America arrivava il nuovo iPhone (che a dire la verità nasceva 2G, infatti la seconda versione si chiamò iPhone 3G), Internet mobile era ancora agli albori e nessuno poteva immaginare dove ci saremmo trovati oggi. Le velocità teoriche andavano da 384 Kbps (UMTS) fino a 42 Mbps con HSPA+, invece per quanto riguarda la latenza avevamo circa100 ms (come aspettare che un piccione viaggi con un messaggio).
Certo, rispetto al vecchio 2G, che era già apparso su qualche device made in Nokia, il 3G era rivoluzionario e ha reso possibile le videochiamate (anche se ancora mancavano le app, infatti WhatsApp era ancora solo un sogno), streaming audio e l'esplosione degli smartphone.
Oggi, a distanza di oltre 15 anni da quei momenti, con i carrier che stanno dismettendo le reti 3G, aprire Google Maps (anche questo allora appena nato) col 3G è come chiedere a una lumaca di correre i 100 metri.
4G/LTE, la Rivoluzione dello Streaming
Ci volle veramente poco per capire che il 3G era effettivamente troppo limitante ed era necessario trovare qualcosa di meglio, arrivò quindi il 4G, che negli anni ha vissuto varie evoluzioni: 4G, 4G+, LTE, 4.5G e chi più ne ha più ne metta.
Dare delle statistiche è complesso vista l'evoluzione dello stesso 4G, ma possiamo riassumere con velocità teoriche fino a 1 Gbps (LTE-Advanced), latenza di 30-50 ms (un battito di ciglia) e questa innovazione ha reso possibile Netflix in HD, videoconferenze senza lag e app in cloud.
In Italia la media è 20-50 Mbps (e parliamo al presente perché il 4G è ancora con noi)... a meno che non siate in metro all'ora di punta.
5G, il Futuro (quasi) senza confini
Tralasciando la sciura Maria e i complottisti, che vedono nel 5G il male assoluto, possiamo dire che il 5G ha realmente proiettato i device mobile nell'era moderna, dando a questi una connettività pari a quella domestica. Le velocità teoriche arrivano fino a 20 Gbps (ma nella pratica, 100 Mbps - 1 Gbps), invece per quanto riguarda la latenza abbiamo meno di 10 ms, con picchi di 1 ms (praticamente un teletrasporto digitale).
Nel giochino del cosa ha reso possibile possiamo ad oggi dire le auto a guida autonoma, chirurgia remota, realtà aumentata e città intelligenti. Ma le possibilità sono ancora enormi e l'unico limite, al momento, è la fantasia.
Per ora tuttavia è come avere un Ferrari bloccata nel traffico: potenziale altissimo, ma servono strade (antenne) adeguate.
Velocità Teoriche vs Reali: Il divario che fa piangere
Le velocità pubblicizzate dagli operatori sono come le foto di Instagram: bellissime, ma un po' filtrate. Ecco cosa aspettarti davvero:
Generazione | Teorica | Reale |
---|---|---|
3G | 42 Mb/s | 2-10 Mb/s |
4G | 1 Gb/s | 20-100 Mb/s |
5G | 20 Gb/s | 100-600 Mb/s |
Ma perché questo gap? Le ragioni sono veramente tante (ne abbiamo parlato in un altro articolo):
- Distanza dall'antenna: Il 5G a onde millimetriche (26-28 GHz), per esempio, ha la portata di uno starnuto;
- Ostacoli fisici: muri, alberi e persino la pioggia possono bloccare il segnale;
- Congestione della rete: troppi dispositivi? Il 4G si arrabbia, il 5G si stressa meno.
Quello strano termine che ti salva le partite a Fortnite
La latenza è il tempo che impiega un dato a fare "andata e ritorno" dal tuo dispositivo al server. Ecco perché conta, ed è fondamentale per la velocità, anche perché tu non lo sai, ma quando hai aperto questa pagina (così come qualsiasi pagina su Internet) di andata/ritorno ce ne sono state almeno 15/20:
- 3G (100 ms): schiacci "Invio" su WhatsApp e aspetti che il messaggio parta come una lettera nel 1800;
- 4G (50 ms): ideale per lo streaming, ma nei giochi online sei ancora un bersaglio facile;
- 5G (<10 ms): reazione quasi umana, per esempio immagina di giocare a Call of Duty senza che il nemico ti veda prima di te.
Curiosità: con 1 ms di latenza, un'auto a guida autonoma a 100 km/h frenerebbe con solo 3 cm di ritardo, considerando che la reazione di un pilota di Formula 1 è intorno ai 100/150 ms comprenderai bene che il 5G è nettamente migliore dei tuoi riflessi.
I miti da sfatare sul 5G
- "Le onde millimetriche sono pericolose": le frequenze del 5G sono non ionizzanti e, secondo l'ISS, non ci sono evidenze di rischi per la salute (no, non ti frigge il cervello come fossi in un microonde);
- "Serve sostituire tutti i dispositivi": il 5G è retrocompatibile, infatti il tuo vecchio smartphone 4G non diventerà un fermacarte... almeno per ora;
- "Copertura ovunque entro il 2025": in Italia, il 5G copre il 90% della popolazione, ma nelle zone rurali spesso è più un miraggio.
Cosa scegliere oggi?
Tutto molto bello fin qui, ma devo scegliere una nuova tariffa mobile e ho il dubbio se scegliere 4 o 5G. Cosa faccio?
- Restate col 4G se vivete in campagna, odiate cambiare telefono o non vi serve un jet digitale;
- Passate al 5G se siete tech-addicted, giocate online o volete essere pronti per il prossimo boom tecnologico.
Il 3G? Ormai è come un vinile: nostalgico, ma poco pratico. Molti operatori lo stanno spegnendo (vedi per esempio Vodafone).
FAQ: Domande da Nerd
Perché il 5G consuma meno batteria del 4G? Grazie a tecnologie come il beamforming, che indirizza il segnale solo dove serve, riducendo gli sprechi.
Posso usare una SIM 5G su un telefono 4G? Sì, ma navigherai in 4G. È come mettere benzina super in una vecchia Panda.
Quando arriverà il 6G? Previsto per il 2030, promette velocità fino a 1 Tbps e ologrammi. Ma nel frattempo, godiamoci il 5G.
Il Futuro è una questioni di G...
Il 3G ci ha insegnato a navigare, il 4G a volare e il 5G ci sta portando nello spazio. La vera differenza non è solo nella velocità, ma nelle possibilità: dall'IoT alla telemedicina, stiamo costruendo un mondo dove la lentezza sarà un ricordo. E tu, sei pronto a aggiornare il tuo "G"?