Router e Modem

Modem vs Router: differenze, funzioni e perché separarli

Pubblicato il 13 maggio 2025

Sei in chiamata, il video si blocca, e la connessione sembra gestita da un piccione viaggiatore. Colpa del modem? Del router? O di entrambi? Li hai insieme? Prima di lanciare il tutto dalla finestra, scopriamo come funzionano questi due "maghi" della connettività. Spoiler: non sono la stessa cosa, anche se te li noleggiano in un unico device.

Modem vs Router: il duo che (quasi) nessuno capisce

Il modem è come un traduttore diplomatico: prende i dati digitali della tua rete e li converte in un linguaggio compatibile con la linea dell'operatore (fibra, ADSL, WiFi o satellite). Senza di lui, Internet è solo un'idea astratta.

Il router, invece, è il regista del traffico: dirige i dati tra i dispositivi di casa (smartphone, PC, TV) e gestisce il Wi-Fi locale. Senza di lui, avresti una Ferrari (la connessione) ma nessuna strada (la rete) per usarla. Oppure, facendo un altro esempio, possiamo dire che il modem è il tuo fornitore di mobile (potrebbe essere l'IKEA), mentre il router è la planimetria della casa.

Modem: il ponte segreto tra Casa e Internet

Partiamo dalla domanda più semplice, cioè cosa fa: trasforma i segnali digitali in analogici (e viceversa) per "parlare" con la rete dell'operatore. Chi ha qualche anno in più ricorderà il doppino telefonico e gli impulsi che arrivavano in casa, resi suono proprio dai modem 56K.

Per quanto riguarda il metodo di funzionamento dobbiamo necessariamente suddividerlo in punti:

  • modulazione: traduce i dati in segnali adatti alla linea (es: luce per la fibra, onde radio per il 5G, impulsi elettrici con il vecchio 56K);
  • demodulazione: decifra i segnali in arrivo dall'esterno.

Di solito ha almeno 1-2 porte: una per la linea esterna (doppino per l'FTTC o fibra per l'FTTH) e una Ethernet per collegarsi al router (mai parlato con un operatore che vi chiede di non usare il WiFi ma di connettervi direttamente al modem?).

Router: il postino instancabile della tua rete

Anche qui affrontiamo prima di tutto il cosa fa: crea la rete domestica, assegna indirizzi IP e gestisce il traffico dati. In pratica tiene in ordine tutti i device che sono connessi alla rete esterna.

Questi sono i suoi superpoteri:

  • Wi-Fi: trasforma i cavi in onde radio (magia nera per gli anni '90);
  • NAT: fa credere a Internet che tutti i tuoi dispositivi siano un solo IP (come un condominio con un unico citofono);
  • Firewall: blocca gli hacker più pigri (per quelli seri serve altro, ma intanto dormi tranquillo).

Si presenta con antenne, tante porte Ethernet e una luce che lampeggia per ricordarti che esiste.

Modem-Router Combo: la soluzione "tuttofare" degli Operatori

Molti ISP ti danno un gadget che fa entrambi i lavori. Perché? Perché è comodo. Ma è come comprare un panino prosciutto e formaggio: va bene se hai fame, ma non è un ristorante stellato.

Vantaggi nell'avere un solo dispositivo:

  • installazione semplice: un dispositivo, una presa, nessun cablaggio epico;
  • compatibilità garantita: l'operatore sa che funziona con la sua linea, tu sai che una volta installato lui fa il suo lavoro (quasi sempre).

Svantaggi:

  • Wi-Fi deboluccio: spesso ha prestazioni da "sopravvivenza", non da gaming 4K;
  • mancanza di controllo: software base, poche opzioni avanzate.

Perché separarli? 5 motivi per divorziare dalla combo

  1. Router Pro come Usain Bolt: un router dedicato (es: Asus, TP-Link, ma ce ne sono centinaia sul mercato) offre Wi-Fi 6/7, mesh networking e QoS per priorizzare il PC da gaming;
  2. aggiornamenti senza stress: cambi solo il router se esce un nuovo standard Wi-Fi, non tutto il modem;
  3. diagnosi facile: se Internet non funziona, sai subito se è colpa del modem (luce rossa) o del router (Wi-Fi spento);
  4. libertà di scelta: usi un modem compatibile con la fibra e un router con 8 antenne che sembra un'astronave;
  5. risparmio a lungo termine: se cambi operatore, tieni il router e sostituisci solo il modem, il ché significa che non devi rimappare tutta casa, ma cambi solo la benzina del tuo router.

Come collegarli: una guida per non Geek

Avere due dispositivi che devono parlare tra di loro ti sembra fantascienza? Nulla di tutto ciò:

  • collega il modem alla linea esterna (fibra, ADSL, ecc.);
  • inserisci un cavo Ethernet nella porta WAN del router (quella colorata diversamente);
  • accendi entrambi e aspetta che le luci smettano di fare l'albero di Natale;
  • configura il router via app o browser (di solito digiti 192.168.1.1 su un browser oppure fai la scansione del QR Code che si trova sul router).

Pro tip: usa cavi Ethernet Cat 6/7 per sfruttare velocità sopra 1 Gbps.

Modem e Router diventeranno obsoleti?

Tra cloud gaming, IoT e metaverso e IA, serviranno reti sempre più potenti. Ma per ora:

  • gli operatori spingono i combo: per controllare l'esperienza utente (e venderti pacchetti);
  • i tech lover scelgono i separati: per ottimizzare ogni aspetto.
  • il Wi-Fi 7 è dietro l'angolo (molti già lo offrono): renderà i router attuali più vecchi di un floppy disk.

Ti serve un router separato? Dipende dal tuo Netflix

Resta con la combo che ti offre l'operatore se navighi su Instagram e guardi video in HD, oltre a odiare cavi e impostazioni complicate. Passa ai separati se hai una fibra da 2,5 Gbps e il Wi-Fi va a singhiozzo, oltre a voler una rete customizzata con VPN, priorità al gaming e parental control.

In ogni caso, ora sai che quel coso che lampeggia sotto la TV non è un soprammobile. E se tutto va male, c'è sempre il riavvio: il "Ctrl+Alt+Del" della rete domestica, che nel caso di router e modem è spesso un "stacca la spina, aspetta 2 minuti e riattacca tutto".

Aggiornato il 13 maggio 2025